Scafati (Salerno)

 
  
 
 
 
 

 
 
Strumenti

 

 

  Tammorra

 

  Triccheballacche

è uno strumento popolare italiano, formato da tre martelletti in legno intelaiati fra loro.
I tre martelletti sono paralleli fra loro, mentre i due telai in legno sono perpendicolari rispetto ai martelletti.
Il telaio posto nella parte inferiore unisce i tre martelletti, il secondo telaio posto più in alto permette a i due martelletti esterni di avere un escursione, governando al contempo il gioco massimo che gli stessi possono avere.
I due martelletti esterni vengono mossi dal musicista, che facendoli battere contro il martello centrale, che rimane fisso, producono il suono proprio dello strumento.
I martelletti hanno sonagli e campanellini, per fare in modo che ogni battito del martelletto produca un suono percussivo, simile al suono del tamburello.

 

  Putipu

Uno dei più originali strumenti creati dall’inventiva folkloristica, meridionale in generale e napoletana in modo particolare, è la "Caccavella", che per onomatopèa, assume nei popolani il nome di "Putipù".
La "Caccavella" (o "Putipù") è costituita da:

  1. una cassa acustica;
  2. una membrana di pelle;
  3. una canna di bambù.

La cassa acustica, ornata sul bordo con nastrini colorati, poteva essere:
un tegame di terraglia, come nella "caccavella" e nel "pan-bomba" (la terraglia è una creta di superiore qualità che viene usata nel meridione d’Italia per la costruzione di vasi, piatti e pentole);
un mastello di legno (piccolo nel "putipù", di maggiori dimensioni nel "cupellone");
un cilindro di latta (spesso tratto dai grossi barattoli di pomodoro).
In mancanza di pelli animali, la membrana di pelle (che era generalmente di pecora, capra o coniglio, più raramente d’asino o di ruminanti quali il vitello) veniva sostituita con una di tela grossa.
L’estremità inferiore della canna di bambù (alla cui sommità veniva legato un fiocco o altro abbellimento) veniva inserita in un foro praticato al centro della membrana; si legavano strettamente le due cose e si fissava il tutto sul bordo superiore della cassa acustica.
Sfregando la canna di bambù dall’alto in basso (con la mano inumidita, una pezzuola bagnata o una spugnetta intrisa d’acqua e poi leggermente strizzata), si inducono vibrazioni nella pelle che, amplificate dall’aria contenuta nella cassa armonica (tegame, mastello di legno o cilindro di latta), producono il caratteristico, umoristico, a volte inquietante, suono.

 

  Scetavaiasse
specie di raschiatoio ricavato da un'asse di legno con un bordo intagliato a denti di sega, con o senza una serie di piattini
  Nacchere
   
   
 

 
CURIOSITA'